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Lo
psicologo
nel
contesto sportivo
Si
può
parlare
di
psicologia
dello
sport
ogniqualvolta
un
professionista
psicologo
utilizza
abilità,
conoscenze
e
strumenti
specifici
in
ambito
sportivo
al
fine
di
migliorare
il
funzionamento
e/o
il
rendimento
di
individui,
gruppi
e
organizzazioni.
I
contesti
in
cui
uno
psicologo
può
operare
sono
molti,
tanti
quante
le
declinazioni sportive esistenti.
Per
semplificare
è
possibile
individuare
macro aree: (
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)
Mental training
Spesso
e
volentieri
quando
si
parla
di
allenamento,
la
prima
immagine
che
ci
affiora
nella
mente
è
di
un
atleta
che
sta
svolgendo un allenamento fisico.
Come
ben
sappiamo,
allenare
il
corpo
è
la
base
necessaria
per
poter
avere
una
buona
prestazione
nella
nostra
disciplina
sportiva.
Questo
però
non
è
sufficiente,
perché lo sport non è solo questo.
Qualunque
tipo
di
esercizio
fisico,
qualunque
gesto
tecnico-atletico,
è
saldamente
legato
alle
abilità
mentali
di
chi lo esegue. (
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)
Supporto
psicologico
nell’infortunio
e
nel
processo riabilitativo
Chi
pratica
sport,
sia
a
livello
agonistico
che
a
livello
amatoriale,
può
prima
o
poi
affrontare un infortunio.
L’infortunio
è
un
evento
destabilizzante
che
incide
sull’equilibrio
psicologico
ed
emotivo dell’atleta.
Oltre
al
trauma
fisico
e
il
dolore,
l’atleta
infortunato
dovrà
far
fronte
ad
una
moltitudine di pensieri e sensazioni.
Un
cattivo
adattamento
dall’infortunio
può originare:
(
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)
Psicologia dello sport
Nell’ambito
della
Psicologia
dello
Sport
,
mi
occupo
di
interventi
che
hanno
come
scopo
il
miglioramento
del
benessere
e/o
del
rendimento di tutte le persone che praticano un’attività sportiva.
La
psicologia
dello
sport
è
una
branca
della
Psicologia
che
si
occupa
di
studiare
il
comportamento
umano
legato
all’attività
sportiva,
intervenendo sugli aspetti psicologici, sociali, pedagogici e psicofisiologici.
La
Psicologia
applicata
allo
sport
ha
come
scopo
il
miglioramento
del
benessere
e/o
del
rendimento
di
tutte
le
persone
che
praticano un’attività sportiva.
La
sua
specificità
è
data
dal
lavorare
sulla
preparazione
mentale
e
su
tutte
le
abilità
che
sono
sviluppate
dallo
sportivo,
come
la
concentrazione, l’attenzione, la gestione dell’ansia e dello stress.
In
particolare
la
psicologia
dello
sport
lavora
sulla
motivazione,
sulle
reazioni
emotive
e
sulle
dinamiche
di
gruppo
che
si
attivano
nello
svolgimento delle prestazioni sportive.
Inoltre può avere utili applicazioni anche per enti ed organizzazioni sportive sia in ambito organizzativo che gestionale.
Biofeedback
nello
sport
Ogni
stimolo,
ogni
situazione
scaturisce
in
noi
una
risposta
a
livello
fisiologico,
mentale
ed
emozionale.
Questa
risposta
influenza
il
nostro
modo
di
agire,
di
pensare,
il
nostro
gesto
tecnico.
Cosa
accadrebbe
se
avessimo
più
consapevolezza
di
quello
che
ci
accade?
Cosa
accadrebbe
se
riuscissimo
volontariamente
ad
influenzare
queste
risposte? . . . . .
Il
biofeedback
è
uno
strumento
collaudato
che
permette
agli
atleti
di
comprendere
cosa
accade
al
proprio
corpo
a
livello
psicofisiologico,
nelle
situazioni
più
diverse.
Ma
non
solo:
permette
di
imparare
ad
influenzare
le
risposte
del
nostro
organismo
e
di
esercitarne un controllo diretto.
L’atleta
può
osservare,
attraverso
lo
schermo
del
computer,
il
funzionamento
di
determinati
parametri
fisiologici
che
contraddistinguono
lo
stato
di
attivazione
dell’organismo:
(
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)