Maturità e ansia da esame

La  

maturità,  

o  

meglio  

l'Esame  

di  

Stato,  

provoca  

ogni  

anno  

delle  

reazioni  

agli  

studenti  

e  

studentesse  

che  

devono  

sostenerlo.  

La  

metodologia

utilizzata  

per  

la  

valutazione  

sollecita  

emozioni  

molto  

intense,  

in  

quanto,  

il  

voto  

finale  

dipende  

per  

il  

75%  

dai  

risultati  

delle  

prove  

d'esame  

e  

solo  

il

restante  

25%  

si  

basa  

sulla  

carriera  

scolastica  

precedente.  

  

Pertanto,  

non  

è  

difficile  

che  

gli  

studenti  

siano  

dominati  

dall'ansia  

e  

dal  

panico.  

Ansia  

e

panico

  

sono  

gli  

stati  

d'animo  

più  

comuni,  

in  

modo  

particolare  

nell'avvicinamento  

alle  

prove  

d'esame,  

e  

possono  

influire  

negativamente  

sul

rendimento.   

Frequentemente   

l'ansia   

dipende   

da   

considerazioni   

e   

dalle   

spiegazioni   

di   

una   

situazione   

o   

un   

avvenimento   

e   

gli   

atteggiamenti

successivi  

concorrono  

a  

mantenere  

e  

fortificare  

queste  

credenze  

e  

gli  

stati  

d'animo  

da  

esse  

originati.  

Se  

uno  

studente,  

nonostante  

le  

ore  

dedicate

allo  

studio  

e  

l'impegno  

investito,  

pensa  

unicamente  

che  

il  

suo  

esame  

non  

sarà  

positivo,  

presumibilmente  

verificherà  

uno  

stato  

d'ansia  

che  

avrà  

la

capacità  

di  

mettergli  

i  

bastoni  

tra  

la  

ruote  

sulla  

strada  

che  

lo  

porterà  

ad  

un  

voto  

apprezzabile,  

incrementando  

in  

maniera  

esponenziale  

il  

suo  

livello

di attivazione e limitando le opportunità di una riuscita idonea.

L'ansia  

dipende  

da  

una  

non  

corretta  

elaborazione  

dei  

messaggi  

che  

provengono  

dall'esterno  

e  

attinenti  

ad  

apprensione  

per  

un  

prevedibile

pericolo  

e  

alla  

minimizzazione  

delle  

capacità  

individuali  

per  

farvi  

fronte.  

Quindi  

è  

possibile  

sostenere  

che  

atteggiamenti  

e  

stati  

d'animo  

sono

suggestionati  

dal  

modo  

in  

cui  

gli  

individui  

vivono  

le  

situazioni.  

Sono  

le  

spiegazioni,  

quindi  

i  

pensieri,  

a  

generare  

quello  

che  

si  

prova.  

  

Ogni  

persona,

in  

seguito  

alle  

varie  

esperienze  

nell'arco  

della  

sua  

vita,  

costruisce  

un  

proprio  

modello  

cognitivo,  

in  

base  

al  

quale  

si  

origina  

un  

vero  

e  

proprio  

modello

comportamentale  

personale.  

Una  

circostanza  

vissuta  

come  

stressante,  

come  

ad  

esempio  

una  

prova  

d'esame,

  

può  

indurre  

una  

reazione  

di  

tipo

ansioso.  

L'ansia  

scolastica  

può  

essere  

definita  

a  

tutti  

gli  

effetti  

una  

forma  

di  

ansia  

sociale,  

in  

quanto  

ne  

possiede  

le  

caratteristiche,  

ovvero:  

paura  

del

giudizio, paura dell'insuccesso, attenzione centrata su sé stessi.

Per  

conseguire  

un  

buon  

esito  

scolastico  

per  

prima  

cosa  

è  

necessario  

impegnarsi  

nello  

studio,  

ma  

questo  

può  

non  

essere  

sufficiente,  

proprio  

perché

entrano  

in  

gioco  

anche  

altri  

fattori,  

per  

esempio  

le  

aspettative  

dello  

studente  

e  

della  

sua  

famiglia  

a  

proposito  

del  

rendimento  

scolastico  

e  

il  

ruolo

che  

questo  

gioca  

sull'identità  

personale  

e  

sull'autostima  

e  

sull'ambiente  

familiare,  

soprattutto  

se  

i  

genitori  

hanno  

attese  

di  

successo  

e  

queste

vengono  

eluse.  

Come  

detto  

prima,  

un  

adeguato  

superamento  

dell'esame  

richiede  

allo  

studente  

non  

soltanto  

una  

preparazione  

sugli  

argomenti  

di

studio,  

in  

quanto  

dovranno  

affrontare  

anche  

gli  

esaminatori  

con  

definite  

caratteristiche  

personologiche  

che  

possono  

essere  

in  

grado  

di  

originare

emozioni  

non  

positive  

interferenti  

con  

la  

miglior  

preparazione.  

In  

questi  

casi  

la  

più  

frequente  

è  

proprio  

l'ansia  

da  

esame,  

specifica  

ansia  

da

valutazione  

contraddistinta  

da  

un  

insieme  

di  

reazioni  

invalidanti  

a  

livello  

fisico:  

sudorazione,  

palpitazioni,  

respiri  

corti,  

rossori,  

secchezza  

delle  

fauci,

tremori,  

disagio  

intestinale,  

vampate  

di  

calore,  

tensione  

muscolare,  

disturbi  

allo  

stomaco,  

e  

sintomi  

psicofisiologici  

causati  

da  

timore  

del  

giudizio

degli altri, parlare in pubblico, possibilità di commettere errori e di essere criticati. 

La  

gestione  

dell'ansia  

da  

esame  

richiede  

delle  

capacità  

a  

livello  

cognitivo

  

(idee  

positive,  

pensieri  

funzionali,  

auto  

rinforzo,  

auto  

istruzioni  

positive,

problem  

solving)  

e  

comportamentale  

(espressione  

adeguata  

e  

controllo  

delle  

emozioni,  

percezione).  

A  

livello  

cognitivo  

è  

necessario  

districare  

la

mente  

da  

pensieri  

negativi,  

e  

pensare  

che  

la  

prova  

andrà  

positivamente.  

A  

livello  

comportamentale  

è  

utile  

trasformare  

l'agitazione  

in  

uno  

stato

emotivo  

di  

rilassatezza  

mediante  

la  

regolarizzazione  

della  

respirazione.  

Come  

esposto  

in  

precedenza,  

quando  

ci  

agitiamo  

tendiamo  

a  

respirare  

più

velocemente  

producendo  

la  

sensazione  

del  

"cuore  

in  

gola".  

Quando  

ci  

si  

accorge  

dell'arrivo  

di  

questa  

sensazione,  

è  

possibile  

alleggerire  

la  

tensione

modificando  

la  

respirazione,  

compiendo  

ampi  

respiri.  

Dopo  

poco  

noterete  

che  

la  

situazione  

si  

ristabilirà  

e  

tornerà  

una  

sensazione  

di  

rilassatezza

fisica  

e  

mentale.  

Davanti  

all'esaminatore  

è  

importante  

ricordarsi  

che  

anche  

lui  

è  

un  

essere  

umano,  

quindi  

nel  

caso  

ci  

si  

senta  

molto  

agitati,  

è

opportuno  

comunicarlo.  

Nella  

maggioranza  

dei  

casi  

questo  

aiuta  

a  

rasserenare  

la  

situazione  

favorendo  

un  

clima  

adeguato  

che  

può  

favorire  

un  

esito

positivo.  

Un  

altro  

atteggiamento  

positivo  

da  

usare  

con  

abilità,  

è  

quello  

di  

ringraziare  

l'esaminatore  

quando  

ci  

pone  

una  

quesito  

al  

quale  

sappiamo

rispondere;  

anche  

questo  

contribuirà  

ad  

un  

abbassamento  

dall'attivazione  

fisiologica,  

ci  

farà  

prender  

più  

tempo  

che  

consente  

la  

costruzione  

di  

una

risposta  

maggiormente  

completa  

ed  

esauriente.  

Nel  

caso  

in  

cui  

ci  

viene  

posta  

una  

domanda  

alla  

quale  

non  

sappiamo  

al  

momento  

rispondere,  

è

utile non disperare, proponendo all'esaminatore di porgervi un'altra domanda, piuttosto che tacere è sempre meglio chiedere un'alternativa.

Altri consigli fai da te:

Concentrarsi unicamente sulle domande che ci vengono posto e non sul proprio corpo

Il professore che abbiamo di fronte è una persona come tutte le altre

Evita brutti pensieri

Fare  

self  

training  

prima  

dell'esame  

("sono  

preparato  

e  

lo  

dimostrerò",  

"Ho  

studiato")  

durante  

("sta  

andando  

bene  

continua  

così"  

dopo  

("bravo

ce l'hai fatta", "hai fatto quanto potevi")

Respirare prima dell'inizio dell'esame e durante anche con il naso

Fai delle prove d'esame con i tuoi amici, ti aiuterà a gestire la tensione

Evitare  

lo  

studio  

"last  

minute",  

in  

quanto  

non  

produttivo.  

Nelle  

ore  

che  

precedono  

l'esame  

è  

consigliato  

pensare  

ad  

altro  

e  

rilassarsi  

condividendo

questi  

momenti  

con  

le  

persone  

che  

ci  

fanno  

stare  

bene.  

E'  

doveroso  

ricordare  

che  

la  

valutazione  

finale  

non  

è  

un  

giudizio  

sulla  

persona,  

ma

unicamente  

sul  

rendimento  

delle  

prove.  

L'ansia  

da  

esame  

non  

sempre  

è  

un  

problema  

da  

richiedere  

l'intervento  

dello  

psicologo,  

va  

accertata  

e

misurata  

dal  

professionista,  

se  

questa  

è  

patologica;  

diversamente,  

nei  

casi  

più  

comuni,  

rientra  

entro  

quei  

limiti  

di  

normalità  

per  

offrire  

l'energia  

 

essenziale al fronteggiamento dell'esame, molte volte con buon risultato.

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Maturità e ansia da esame

La  

maturità,  

o  

meglio  

l'Esame  

di  

Stato,  

provoca

ogni     

anno     

delle     

reazioni     

agli     

studenti     

e

studentesse      

che      

devono      

sostenerlo.      

La

metodologia  

utilizzata  

per  

la  

valutazione  

sollecita

emozioni  

molto  

intense,  

in  

quanto,  

il  

voto  

finale

dipende   

per   

il   

75%   

dai   

risultati   

delle   

prove

d'esame   

e   

solo   

il   

restante   

25%   

si   

basa   

sulla

carriera  

scolastica  

precedente.  

  

Pertanto,  

non  

è

difficile  

che  

gli  

studenti  

siano  

dominati  

dall'ansia

e   

dal   

panico.   

Ansia   

e   

panico

   

sono   

gli   

stati

d'animo     

più     

comuni,     

in     

modo     

particolare

nell'avvicinamento  

alle  

prove  

d'esame,  

e  

possono

influire        

negativamente        

sul        

rendimento.

Frequentemente          

l'ansia          

dipende          

da

considerazioni     

e     

dalle     

spiegazioni     

di     

una

situazione  

o  

un  

avvenimento  

e  

gli  

atteggiamenti

successivi  

concorrono  

a  

mantenere  

e  

fortificare

queste   

credenze   

e   

gli   

stati   

d'animo   

da   

esse

originati.   

Se   

uno   

studente,   

nonostante   

le   

ore

dedicate  

allo  

studio  

e  

l'impegno  

investito,  

pensa

unicamente  

che  

il  

suo  

esame  

non  

sarà  

positivo,

presumibilmente   

verificherà   

uno   

stato   

d'ansia

che  

avrà  

la  

capacità  

di  

mettergli  

i  

bastoni  

tra  

la

ruote   

sulla   

strada   

che   

lo   

porterà   

ad   

un   

voto

apprezzabile,       

incrementando       

in       

maniera

esponenziale    

il    

suo    

livello    

di    

attivazione    

e

limitando le opportunità di una riuscita idonea.

L'ansia      

dipende      

da      

una      

non      

corretta

elaborazione   

dei   

messaggi   

che   

provengono

dall'esterno  

e  

attinenti  

ad  

apprensione  

per  

un

prevedibile  

pericolo  

e  

alla  

minimizzazione  

delle

capacità   

individuali   

per   

farvi   

fronte.   

Quindi   

è

possibile   

sostenere   

che   

atteggiamenti   

e   

stati

d'animo  

sono  

suggestionati  

dal  

modo  

in  

cui  

gli

individui  

vivono  

le  

situazioni.  

Sono  

le  

spiegazioni,

quindi  

i  

pensieri,  

a  

generare  

quello  

che  

si  

prova.  

 

Ogni   

persona,   

in   

seguito   

alle   

varie   

esperienze

nell'arco   

della   

sua   

vita,   

costruisce   

un   

proprio

modello  

cognitivo,  

in  

base  

al  

quale  

si  

origina  

un

vero     

e     

proprio     

modello     

comportamentale

personale.      

Una      

circostanza      

vissuta      

come

stressante,     

come     

ad     

esempio     

una     

prova

d'esame,

    

può    

indurre    

una    

reazione    

di    

tipo

ansioso.  

L'ansia  

scolastica  

può  

essere  

definita  

a

tutti   

gli   

effetti   

una   

forma   

di   

ansia   

sociale,   

in

quanto   

ne   

possiede   

le   

caratteristiche,   

ovvero:

paura     

del     

giudizio,     

paura     

dell'insuccesso,

attenzione centrata su sé stessi.

Per   

conseguire   

un   

buon   

esito   

scolastico   

per

prima  

cosa  

è  

necessario  

impegnarsi  

nello  

studio,

ma   

questo   

può   

non   

essere   

sufficiente,   

proprio

perché  

entrano  

in  

gioco  

anche  

altri  

fattori,  

per

esempio  

le  

aspettative  

dello  

studente  

e  

della  

sua

famiglia  

a  

proposito  

del  

rendimento  

scolastico  

e

il  

ruolo  

che  

questo  

gioca  

sull'identità  

personale  

e

sull'autostima        

e        

sull'ambiente        

familiare,

soprattutto  

se  

i  

genitori  

hanno  

attese  

di  

successo

e  

queste  

vengono  

eluse.  

Come  

detto  

prima,  

un

adeguato  

superamento  

dell'esame  

richiede  

allo

studente   

non   

soltanto   

una   

preparazione   

sugli

argomenti     

di     

studio,     

in     

quanto     

dovranno

affrontare   

anche   

gli   

esaminatori   

con   

definite

caratteristiche     

personologiche     

che     

possono

essere    

in    

grado    

di    

originare    

emozioni    

non

positive  

interferenti  

con  

la  

miglior  

preparazione.

In  

questi  

casi  

la  

più  

frequente  

è  

proprio  

l'ansia  

da

esame,       

specifica       

ansia       

da       

valutazione

contraddistinta     

da     

un     

insieme     

di     

reazioni

invalidanti       

a       

livello       

fisico:       

sudorazione,

palpitazioni,  

respiri  

corti,  

rossori,  

secchezza  

delle

fauci,   

tremori,   

disagio   

intestinale,   

vampate   

di

calore,  

tensione  

muscolare,  

disturbi  

allo  

stomaco,

e   

sintomi   

psicofisiologici   

causati   

da   

timore   

del

giudizio  

degli  

altri,  

parlare  

in  

pubblico,  

possibilità

di commettere errori e di essere criticati. 

La   

gestione   

dell'ansia   

da   

esame   

richiede   

delle

capacità    

a    

livello    

cognitivo

    

(idee    

positive,

pensieri  

funzionali,  

auto  

rinforzo,  

auto  

istruzioni

positive,   

problem   

solving)   

e   

comportamentale

(espressione  

adeguata  

e  

controllo  

delle  

emozioni,

percezione).    

A    

livello    

cognitivo    

è    

necessario

districare    

la    

mente    

da    

pensieri    

negativi,    

e

pensare   

che   

la   

prova   

andrà   

positivamente.   

A

livello    

comportamentale    

è    

utile    

trasformare

l'agitazione  

in  

uno  

stato  

emotivo  

di  

rilassatezza

mediante  

la  

regolarizzazione  

della  

respirazione.

Come  

esposto  

in  

precedenza,  

quando  

ci  

agitiamo

tendiamo       

a       

respirare       

più       

velocemente

producendo   

la   

sensazione   

del   

"cuore   

in   

gola".

Quando    

ci    

si    

accorge    

dell'arrivo    

di    

questa

sensazione,   

è   

possibile   

alleggerire   

la   

tensione

modificando   

la   

respirazione,   

compiendo   

ampi

respiri.  

Dopo  

poco  

noterete  

che  

la  

situazione  

si

ristabilirà      

e      

tornerà      

una      

sensazione      

di

rilassatezza       

fisica       

e       

mentale.       

Davanti

all'esaminatore    

è    

importante    

ricordarsi    

che

anche  

lui  

è  

un  

essere  

umano,  

quindi  

nel  

caso  

ci  

si

senta   

molto   

agitati,   

è   

opportuno   

comunicarlo.

Nella    

maggioranza    

dei    

casi    

questo    

aiuta    

a

rasserenare   

la   

situazione   

favorendo   

un   

clima

adeguato  

che  

può  

favorire  

un  

esito  

positivo.  

Un

altro  

atteggiamento  

positivo  

da  

usare  

con  

abilità,

è   

quello   

di   

ringraziare   

l'esaminatore   

quando   

ci

pone  

una  

quesito  

al  

quale  

sappiamo  

rispondere;

anche   

questo   

contribuirà   

ad   

un   

abbassamento

dall'attivazione   

fisiologica,   

ci   

farà   

prender   

più

tempo    

che    

consente    

la    

costruzione    

di    

una

risposta  

maggiormente  

completa  

ed  

esauriente.

Nel  

caso  

in  

cui  

ci  

viene  

posta  

una  

domanda  

alla

quale  

non  

sappiamo  

al  

momento  

rispondere,  

è

utile  

non  

disperare,  

proponendo  

all'esaminatore

di    

porgervi    

un'altra    

domanda,    

piuttosto    

che

tacere è sempre meglio chiedere un'alternativa.

Altri consigli fai da te:

Concentrarsi   

unicamente   

sulle   

domande

che   

ci   

vengono   

posto   

e   

non   

sul   

proprio

corpo

Il  

professore  

che  

abbiamo  

di  

fronte  

è  

una

persona come tutte le altre

Evita brutti pensieri

Fare  

self  

training  

prima  

dell'esame  

("sono

preparato  

e  

lo  

dimostrerò",  

"Ho  

studiato")

durante  

("sta  

andando  

bene  

continua  

così"

dopo    

("bravo    

ce    

l'hai    

fatta",    

"hai    

fatto

quanto potevi")

Respirare    

prima    

dell'inizio    

dell'esame    

e

durante anche con il naso

Fai  

delle  

prove  

d'esame  

con  

i  

tuoi  

amici,  

ti

aiuterà a gestire la tensione

Evitare   

lo   

studio   

"last   

minute",   

in   

quanto   

non

produttivo.   

Nelle   

ore   

che   

precedono   

l'esame   

è

consigliato     

pensare     

ad     

altro     

e     

rilassarsi

condividendo  

questi  

momenti  

con  

le  

persone  

che

ci  

fanno  

stare  

bene.  

E'  

doveroso  

ricordare  

che  

la

valutazione    

finale    

non    

è    

un    

giudizio    

sulla

persona,   

ma   

unicamente   

sul   

rendimento   

delle

prove.    

L'ansia    

da    

esame    

non    

sempre    

è    

un

problema     

da     

richiedere     

l'intervento     

dello

psicologo,      

va      

accertata      

e      

misurata      

dal

professionista,       

se       

questa       

è       

patologica;

diversamente,  

nei  

casi  

più  

comuni,  

rientra  

entro

quei    

limiti    

di    

normalità    

per    

offrire    

l'energia    

 

essenziale  

al  

fronteggiamento  

dell'esame,  

molte

volte con buon risultato.

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© Copyright Dott. Stefano Becagli - Psicologo Clinico e dello Sport - Riceve in Piazza Marco Polo 1A Basiglio Milano 3 - Tel. 349 3810997 
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