STEFANO BECAGLI
Psicologo Clinico e dello Sport
Il Disturbo Post-Traumatico da Stress (DPTS)
Il
Disturbo
Post-traumatico
da
Stress
(secondo
il
DSM-IV)
si
origina
in
seguito
all'esposizione
ad
un
evento
stressante
e
traumatico
che
la
persona
ha
vissuto
in
prima
persona,
o
a
cui
ha
assistito,
e
che
ha
implicato
morte,
o
minacce
di
morte,
o
gravi
lesioni,
o
una
minaccia
all'integrità
fisica
propria
o
di
altri.
Per
diagnosticare
un
DPTS
è
necessario
che
i
sintomi
si
presentino
in
seguito
ad
un
evento
critico,
ma
l'aver
vissuto
un'esperienza
critica
di
per
sé
non
necessariamente
produce
un
disturbo
post-traumatico.
È
definito
inoltre
nevrosi
da
guerra,
proprio
perché
inizialmente riscontrato in militari coinvolti in pesanti combattimenti o in situazioni belliche di intensa drammaticità.
Caratteristiche degli eventi traumatici
Secondo il DSM-V, gli eventi possono essere definiti "traumatici" sono di tre tipologie:
1
.
eventi
accaduti
direttamente
alla
persona
:
aggressione
personale
violenta
(rapina,
scippo,
attacco
fisico
violenza
sessuale)
attacco
terroristico,
gravi
incidenti
automobilistici,
disastri
naturali
o
provocati,
essere
presi
in
ostaggio,
rapimento,
ricevere
una
diagnosi
di
malattie
minacciose
per
la
vita,
combattimenti
militari.
Per
i
bambini
gli
eventi
traumatici
dal
punto
di
vista
sessuale
possono
riguardare
anche
le
esperienza improprie dal punto di vista dello sviluppo senza violenza o lesioni reali o minacciate.
2
.
eventi
accaduti
in
qualità
di
testimoni:
assistere
al
ferimento
grave
o
la
morte
innaturale
di
un'altra
persona,
disastro
naturale,
incidente
o
trovarsi improvvisamente di fronte a parti di corpo o ad un cadavere.
3
.
eventi
di
cui
si
è
venuti
a
conoscenza
:
grave
incidente,
aggressione
personale
violenta
o
gravi
lesioni
subite
da
un
familiare
o
da
un
amico
stretto; il conoscere la diagnosi di una patologia che metta a serio rischio la sopravvivenza del proprio figlio.
Caratteristiche cliniche
È
doveroso
ricordare
che
la
maggior
parte
delle
persone,
anche
se
vive
situazioni
potenzialmente
traumatiche,
patisce
solo
delle
reazioni
emotive
transitorie
che,
sebbene
dolorose,
raramente
si
mutano
in
un
vero
e
proprio
DPTS
strutturato.
Il
DPTS
non
colpisce
le
persone
più
"deboli"
o
"fragili":
molte
volte
persone
apparentemente
"fragili"
riescono
ad
attraversare
senza
conseguenze
situazioni
traumatiche
molto
rilevanti,
mentre
persone
"solide"
si
trovano
in
difficoltà
in
conseguenza
a
situazioni
che
hanno
un
significato
personale
o
simbolico
particolarmente
complicato
da
elaborare.
Il
DPTS
può
prodursi
a
partire
da
poche
settimane
dall'evento
(anche
se
sintomatologie
similari,
definite
di
ASD/DAS
-
disturbo
acuto
da
stress,
possono
originarsi
anche
dalle
prime
ore
post-evento),
e
perdurare
per
molto
tempo;
in
altri
casi,
il
disturbo
si
manifesta
ad
una
certa
distanza
di
tempo
dall'evento,
anche
dopo
diversi
mesi
(DPTS
tipo
"
Esordio
tardivo
").
Le
sole
diversità
con
il
disturbo
acuto
da
stress
sono
la
durata
dei
sintomi
e
la
presenza
di
sintomi
dissociativi.
Infatti
il
disturbo
acuto
da
stress
ha
una
durata
che
varia
da
pochi
giorni
a
quattro
settimane,
mentre
il
disturbo
post-traumatico
ha
una
durata
maggiore;
inoltre
il
disturbo
acuto
da
stress
presenta
sintomi
dissociativi
quali
l'amnesia
dissociativa, la fuga dissociativa, la depersonalizzazione e la derealizzazione.
Le
persone
con
disturbo
post
traumatico
da
stress
evitano
le
circostanze
che
ricordano
loro
l'avvenimento
originale
e
gli
anniversari
della
data
in
cui
è
successo
il
fatto
sono
spesso
molto
difficili
da
affrontare.
I
sintomi
del
disturbo
post
traumatico
da
stress
sembrano
essere
peggiori
se
l'evento
che li ha originati è stato iniziato deliberatamente da un'altra persona come nel caso di una rapina o in un rapimento.
I
sintomi
solitamente
si
presentano
entro
tre
mesi
dell'avvenimento
ma
occasionalmente
emergono
anche
anni
dopo.
Devono
durare
più
di
quattro
settimane
per
essere
considerati
disturbi
post
traumatici
da
stress
DPTS.
Il
decorso
della
malattia
varia;
qualcuno
recupera
entro
6
mesi,
mentre altri hanno sintomi che durano molto più a lungo. Per altri ancora questa condizione diventa cronica.
Fattori aggravanti
L'eventualità
di
sviluppare
questo
disturbo
può
aumentare
adeguatamente
all'intensità
della
situazione
traumatica
e
con
la
prossimità
fisica
al
fattore stressante.
Abitualmente
il
DPTS
si
trova
associato
a
depressione
o
ad
altri
disturbi
(isolamento
sociale,
disturbi
somatici,
abuso
di
sostanze,
ecc),
e
questa
situazione
incrementa
il
disagio
della
persona
e
diminuisce
la
possibilità
che
riesca
a
far
fronte
gli
eventi
accaduti
e
a
ripristinare
le
condizioni
di
salute
pre-traumatica.
La
presenza
di
precedenti
eventi
traumatici
rappresenta
un
fattore
di
rischio
importante
per
lo
sviluppo
di
disturbi
post-
traumatici anche duraturi in conseguenza ad un episodio stressante o traumatico, soprattutto se esteso nel tempo.
Criteri diagnostici per il Disturbo Post-Traumatico da Stress (DSM-IV)
A) La persona è stata esposta ad un evento traumatico nel quale erano presenti entrambe le caratteristiche seguenti:
1
.
La
persona
ha
vissuto,
ha
assistito
o
si
è
confrontata
con
un
evento
o
con
eventi
che
hanno
implicato
morte,
o
minaccia
di
morte,
o
gravi
lesioni, o una minaccia all'integrità fisica propria o di altri.
2
.
La
risposta
della
persona
comprendeva
paura
intensa,
sentimenti
di
impotenza,
o
di
orrore.
Nota
Nei
bambini
questo
può
essere
espresso
con comportamento disorganizzato o agitato.
B) L'evento traumatico viene rivissuto persistentemente in uno (o più) dei seguenti modi:
1
.
Ricordi
spiacevoli
ricorrenti
e
intrusivi
dell'evento,
che
comprendono
immagini,
pensieri,
o
percezioni.
Nota
Nei
bambini
piccoli
si
possono
manifestare giochi ripetitivi in cui vengono espressi temi o aspetti riguardanti il trauma.
2
.
Sogni spiacevoli ricorrenti dell'evento. Nota Nei bambini possono essere presenti sogni spaventosi senza un contenuto riconoscibile.
3
.
Agire
o
sentire
come
se
l'evento
traumatico
si
stesse
ripresentando
(ciò
include
sensazioni
di
rivivere
l'esperienza,
illusioni,
allucinazioni,
ed
episodi
dissociativi
di
flashback,
compresi
quelli
che
si
manifestano
al
risveglio
o
in
stato
di
intossicazione).
Nota
Nei
bambini
piccoli
possono
manifestarsi rappresentazioni ripetitive specifiche del trauma.
4
.
Disagio
psicologico
intenso
all'esposizione
a
fattori
scatenanti
interni
o
esterni
che
simbolizzano
o
assomigliano
a
qualche
aspetto
dell'evento
traumatico.
5
.
Reattività
fisiologica
o
esposizione
a
fattori
scatenanti
interni
o
esterni
che
simbolizzano
o
assomigliano
a
qualche
aspetto
dell'evento
traumatico.
C)
Evitamento
persistente
degli
stimoli
associati
con
il
trauma
e
attenuazione
della
reattività
generale
(non
presenti
prima
del
trauma),
come
indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:
1
.
Sforzi per evitare pensieri, sensazioni o conversazioni associate con il trauma.
2
.
Sforzi per evitare attività, luoghi o persone che evocano ricordi del trauma.
3
.
Incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma.
4
.
Riduzione marcata dell'interesse o della partecipazione ad attività significative.
5
.
Sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri.
6
.
Affettività ridotta (per es., incapacità di provare sentimenti di amore).
7
.
Sentimenti
di
diminuzione
delle
prospettive
future
(per
es.
aspettarsi
di
non
poter
avere
una
carriera,
un
matrimonio
o
dei
figli
o
una
normale
durata della vita).
D) Sintomi persistenti di aumentato arousal (non presenti prima del trauma), come indicato da almeno due dei seguenti elementi:
1
.
Difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno.
2
.
Irritabilità o scoppi di collera.
3
.
Difficoltà a concentrarsi.
4
.
Ipervigilanza.
5
.
Esagerate risposte di allarme.
E) La durata del disturbo (sintomi ai Criteri B, C e D), è superiore alle quattro settimane.
F) Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.
Trattamento
Il
trattamento
consigliato
nel
DPTS
può
essere
di
tipo
farmacologico,
ove
indispensabile,
e
di
tipo
psicoterapeutico.
Risulta
fondamentale
che,
all'interno
della
relazione
terapeutica,
il
paziente
potenzi
la
propria
consapevolezza
rispetto
alle
emozioni
che
il
trauma
ha
determinato
in
lui,
si
permetta
di
entrare
in
contatto
con
esse
sostenuto
dal
terapeuta
in
modo
da
poter
potenziare
il
senso
di
Sè,
la
responsabilità,
l'autostima
nelle
proprie
possibilità
e
da
poter
utilizzare
le
risorse,
che
attualmente
mette
in
atto
nell'evitamento
della
circostanza
traumatica
e
delle
sue
parti
emotive e che con l'aiuto terapeutico imparerà ad utilizzare per il superamento del trauma stesso.
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